Champagne d’angoscia.
1479
1710 Questo secondo insuccesso
1480
STEVEN RUNCIMAN, Storia delle Crociate, [Libro III, Parte IV], tr.it. Aldo e Fernanda Comba, Einaudi, Torino 1993 (2008), p.1038
Steven Runciman su Wikipedia
fu come una mazzata in testa.
1481
Lui rimase come inebetito per qualche secondo.
1482
La sua faccia floscia e sbattuta pareva sul punto di precipitare in base alla pura legge di gravità
1483
1715della vergogna
1484
ELFRIEDE JELINEK, L’Addio. La giornata di delirio di un leader populista, tr.it. Fabrizio Parenti e Werner Alexander Waas, Castelvecchi, Roma 2005, p.45
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Lui
1485
strinse i denti
1486
pensando
1487
fra sé e sé:
1488
1720«Ormai tanto vale andare avanti. Non sono più nella condizione di tornare indietro. Non sono più nella condizione…
1489
Devo dire qualcosa.
1490
Non un già stato, ma neppure un già pensato
1491
LUDWIG MIES VAN DER ROHE, Sulla forma in architettura, ("Die Form", 2, n.2, 1927, p.59), da F. Neumeyer, Mies van der Rohe. Das Kuntslose Wort, Gedanken zur Baukunst, Wolf Jabst Siedler, Berlin 1986), tr.it. Ivano Gorzanelli, in Giovanni Leoni, Mies van der Rohe, Motta Architettura, Milano 2008, p.93
Ludwig Mies van der Rohe su Wikipedia
… in un mio stile del tutto originale.
1492
LUDWIG VAN BEETHOVEN, Lettera a Breitkopf & Hartel (18 ottobre 1802) , in ID., Epistolario, Volume I, a cura di Sieghard Brandeburg, tr.it. Luigi Della Croce, Skira - Accademia Nazionale di Santa Lucia, Milano 1999, p.225 (n.108)
Ludwig van Beethoven su Wikipedia
1725 Sì… no… sì…
1493
JAMES MATTHEW BARRIE, Peter Pan. Il bambino che non voleva crescere, [Atto IV] , tr.it. Patrizia Farese, Feltrinelli, Milano 20097, p.145
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Bisogna continuare, non posso continuare, bisogna dire parole sinché ce ne sono, bisogna dirle sinché mi trovino, sinché mi dicano – strana pena, strana colpa, bisogna continuare, è forse già cosa fatta, mi hanno forse già detto…
1494
MICHEL FOUCAULT, L’ordine del discorso, in ID., Il discorso, la storia, la verità, tr.it. Mauro Bertani, Einaudi, Torino 2001, p.11
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1730 Ma no, ma no,
1495
ah ah; oh, che diavolo…»
1496
Diavolo:
1497
GIUSEPPE VERDI, Lettera a Giulio Ricordi (S. Agata, 23 maggio 1884), in Carteggio Verdi-Ricordi 1882-1885, Volume 1, Istituto Nazionale di Studi Verdiani, Parma 1994, p.194
Giuseppe Verdi su Wikipedia
fu proprio in quell’istante che,
1498
per la terza volta
1499
1735 con la caparbietà di un topo stretto in un angolo della stanza,
1500
Lui
1501
DUNS SCOTO, Trattato sul principio primo, [86] , tr.it. Pasquale Porro, Bompiani, Milano 2008, p.205
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spalancò la bocca tanto da sentir scricchiolare leggermente le articolazioni della mascella.
1502
Disumanamente.
1503
1740 A poco a poco
1504
dalla sua gola uscì un suono inarticolato,
1505
obbrobrioso,
1506
e risuonò come se mille gole si fossero unite in uno sforzo comune.
1507
Era una forza primordiale a metà strada fra l’entità concreta e l’energia,
1508
BILL VIOLA, In risposta alle domande di Jörg Zutter, in ID., Visioni interiori, a cura di Kira Perov, tr.it. Tania Gargiulo, Giunti, Firenze-Milano 2008, p.180
Bill Viola su Wikipedia
1745 come un flusso, uno sciame o un plancton immateriale.
1509
Una specie di intenso stupido infra-suono,
1510
1750 qualcosa di primordialmente immondo, un orrore che aveva radici antichissime, l’eco di una vita sacra anteriore a ogni consacrazione divina, che giaceva sotto ogni strato d’incivilimento umano, nelle profondità più temute, più dimenticate, più lontane dalla personalità cosciente.
1511
Sembrava che non scegliesse le parole ma che le richiamasse dai miliardi di suoni uditi fin dalla sua comprensione del parlato.
1512
JOHN CHEEVER, Il mondo delle mele, in ID., Racconti italiani, tr.it. Leonardo Giovanni Luccone, Fandango Libri, Roma 2009, p.48
John Cheever su Wikipedia
1755Non era il cervello dell’uomo che parlava, era la laringe. Quel che veniva fuori da lui era materiato di parole, ma non era un discorso vero e proprio: era un rumore emesso senza la coscienza di produrlo,
1513
un frammento di sogno in cui si accorgeva che le sue mutande erano bagnate.
1514
MELANIE KLEIN, Invidia e gratitudine, tr.it. Laura Zeller Tolentino, Martinelli Editore, Firenze19853, p.67
Melanie Klein su Wikipedia
Enigma enigmatico, bizzarro prodigio, vana chiarezza senza una foce.
1515
JOHN LENNON, Sedevo assolitario, da In his own write, in ID., Niente mosche su Frank, tr.it. Maurizio Minicuci, Mondadori, Milano 2000, p.70
John Lennon su Wikipedia
1760L’anafonèsi trivellava il deflusso col perforante vigore d’un’anguilla o di certi pesci anadromi che sanno chilometrare all’insù, su, su, su, fino a ricevere le linfe natali: fino alle montane sorgive
1516
di una certa
1517
arealità
1518
1765 al confine tra immanenza e trascendenza
1519
EDITH STEIN, Introduzione alla filosofia, tr.it. Anna Maria Pezzella, Città Nuova, Roma 1988, p.104
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non abitata da alcun linguaggio; anzi disertata dall’espressività.
1520
JACQUES DERIDDA, La forma e il voler-dire, in Margini della filosofia, tr.it. Manlio Iofrida, Einaudi, Torino 1997, p.213
Jacques Deridda su Wikipedia
Una dispersione irragionevole e fortuita dei suoni su tutta l’estensione dello spettro sonoro
1521
IANNIS XENAKIS, Musica. Architettura, tr.it. Letizia Lionello, Giancarlo Secco, Angelo Varese, Milano 2003 (1982) p.93
Iannis Xenakis su Wikipedia
aveva
1522
TOMAS TRANSTRÖMER, Il cuculo, da La gondola a lutto, in ID., Poesia dal silenzio, tr.it. Maria Cristina Lombardi, Crocetti editore, Milano 2011, p.189
Tomas Tranströmer su Wikipedia
1770 gettato la stanza in uno stato di agitazione molecolare. Nei rimasugli di materia invisibile sembrava aleggiare la domanda: Che cosa succede?
1523
«No, no, basta così»
1524
disse il giudice,
1525
A.M. HOMES, Acchiappare i proiettili al volo, in ID., La sicurezza degli oggetti, tr.it. Martina Testa, Minimum Fax, Roma 2001, p.86
A. M. Homes su Wikipedia
cercando di tenere a bada
1526
NORMAN DAVIES, Storia d’Europa, Volume 1, tr.it. Marina Caterina Magnani, Mondadori, Milano 2001, p.159
Norman Davies su Wikipedia
1775 un conato di vomito.
1527
GEORGE SAUNDERS, L'uomo col megafono, in ID., Il megafono spento. Cronache da un mondo troppo rumoroso, tr.it. Cristiana Mennella, Minimum Fax, Roma 2009, p.15
George Saunders su Wikipedia
«Per amor del cielo,
1528
basta! Non voglio sentire altro.
1529
Questo è il massimo!
1530
AVERROÈ, L’incoerenza dell’incoerenza dei filosofi, [Terzo problema], tr.it. Massimo Campanini, Utet, Torino 2006, p.224
Averroè su Wikipedia
Ne ho abbastanza
1531
BATMAN, Ego, testi e disegni di Darwin Cooke, tr.it. Leonardo Rizzi, Editorial Planeta De Agostini, Barcelona 2009, p.58
Batman su Wikipedia
1780di questa bagatella.
1532
RAFFAELLO SANZIO, Lettera al Francia, in ID., Tutti gli scritti, a cura di Ettore Camesasca, BUR - Rizzoli, Milano 1956, p.23
Raffaello Sanzio su Wikipedia
Tutto si può sopportare, ma
1533
questo comincia a non avere più senso.
1534
Lo trovo francamente
1535
CARLO SINI, Raccontare il mondo. Filosofia e cosmologia, (Figure dell’enciclopedia filosofica, libro quinto), Jaca Book, Milano 2005, p.46
Carlo Sini su Wikipedia
sconcertante.
1536
CHARLES PÉGUY, Il tribunale della storia, da Dialogo della storia e dell'anima pagana, o Clio 2, in ID., Lui è qui. Pagine scelte, tr.it. a cura di Davide Rondoni e Flora Crescini, BUR - Rizzoli, Milano 20095, p.133
Charles Péguy su Wikipedia
1785 Tutte queste mostruose parole derelitte, cadenti…
1537
JIM MORRISON, Tutte queste mostruose, da I nastri del Village (Poesie registrate – 7 dicembre 1970) , in ID., Tempesta elettrica. Poesie e scritti perduti, tr.it. Tito Schipa jr, Mondadori, Milano 2010, p.199
Jim Morrison su Wikipedia
C’era da aspettarselo.»
1538
Borbottò qualcosa tra i denti
1539
battendo il pugno sul tavolo.
1540
«Ma tu
1541
1790 pensa un po’…»
1542
JACINTO BENAVENTE, Signora padrona, da Le opere, in ID., Premio Nobel 1922, tr.it. Piero Raimondi, Utet, Torino 1969, p.509
Jacinto Benavente su Wikipedia
Emise un sospiro doloroso,
1543
GEOFFREY CHAUCER, I racconti di Canterbury, [Il racconto del mugnaio], Volume primo, tr.it. Silvana Morra, EDIPEM, Novara 1975, p.69
Geoffrey Chaucer su Wikipedia
come per soffiare via
1544
dal naso
1545
la noia
1546
WU CHENG’EN, Lo scimmiotto, tr.it. Adriana Motti (dal testo inglese a cura di Arthur Waley), Adelphi, Milano 20095, p.249
Wú Chéng’ēn su Wikipedia
1795e la frustrazione
1547
ISAIAH BERLIN, Libertà, [Due concetti di libertà (prolusione alla cattedra di Chichele, 1958)], a cura di Henry Hardy, tr.it. Gianlazzaro Rigamonti e Marco Santambrogio, Feltrinelli, Milano 2005, p.185
Isaiah Berlin su Wikipedia
di una verità
1548
noiosa e frustrante.
1549
«Tu sei un pazzo.
1550
Come si può credere
1551
KAKINOMOTO HITOMARO, Manyôshû [II-199] , in AA.VV., Il Manyôshû. Antologia della poesia giapponese classica, tr.it. Ikuko Sagiyama, Cooperativa Universitaria Editrice Napoletana, Napoli 1984, p.97
Kakinomoto no Hitomaro su Wikipedia
1800 di venire qui
1552
con quella faccia
1553
sdegnosetta e fiera
1554
e pensare di
1555
prendere per il culo
1556
1805– a me,
1557
dico:
1558
a me! –
1559
con un repertorio di frasi ripetute mille volte?
1560
Vuoi capire che
1561
ARTHUR MILLER, Morte di un commesso viaggiatore, [Atto secondo], tr.i.t Gerardo Guerrieri, Einaudi, Torino 1979 (2008), p.83
Arthur Miller su Wikipedia
1810 sei ripetitivo?
1562
Sprechi parole,
1563
caro mio.»
1564
Il dito indice puntato contro
1565
come una spada nuda.
1566
GIORGIO SEFERIS, Canto d’amore, da Svolta, in ID., Poesie, tr.it. Filippo Maria Pontani, Mondadori, Milano 19632, p.31
Giorgos Seferis su Wikipedia
1815«Le tue
1567
parole sono sempre già avvenute e ritorneranno ancora
1568
GIORGIO AGAMBEN, Il linguaggio e la morte. Un seminario sul luogo della negatività, Einaudi, Torino 20083, p.97
Giorgio Agamben su Wikipedia
chissà quante volte.
1569
Non vedi che
1570
il tuo linguaggio
1571
1820 è uno schiumoso escremento…
1572
eh? Eh?
1573
Qualunque parola tu dica, rendi grazie alla perdizione…»
1574
PAUL CELAN, Qualunque pietra tu alzi, da Di soglia in soglia, in ID., Poesie, tr.it. Giuseppe Bevilacqua, Mondadori, Milano 19994, p.219
Paul Celan su Wikipedia
La voce gli si fece più profonda, lo sguardo perso:
1575
IVO ANDRIĆ, L'impero di Postruznik, in La storia maledetta. Racconti triestini, tr.it. Alice Parmeggiani, Mondadori, Milano 2007, p.54
Ivo Andrić su Wikipedia
«Tutto.
1576
1825 È già stato detto
1577
PAUL SMOLENSKY, Il connessionismo tra simboli e neuroni, tr.it. Alessandra Parodi, Marietti, Genova 1992, p.78
Paul Smolensky su Wikipedia
tutto!»
1578
JOHN DAVID BARROW, I numeri dell’universo. Le costanti di natura e le teorie del tutto, tr.it. Tullio Cannillo, Mondadori, Milano 2004, p. 283
John David Barrow su Wikipedia
Per un attimo nell’eccitazione aveva persino allargato le braccia in cerchio, quasi a indicare tutto, tutto.
1579
Tutto quanto c’è nel mondo.
1580